Il libro, edito da Mondadori, è frutto delle competenze della Fondazione Veronesi, di ricercatori e medici di altissimo profilo che insieme desiderano fornire ai genitori gli strumenti utili a operare quotidianamente una scelta alimentare consapevole, per i bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni.
Comprende capitoli dedicati all'illustrazione delle evidenze scientifiche raccolte finora sui cibi che fanno male, e quelli che fanno bene, e sulla costruzione di un menù equilibrato.
E capitoli dedicati alle ricette ed a note interessanti sulle proprietà e gli utilizzi di molti alimenti, e molte strategie per migliorare con serenità l'alimentazione della famiglia.
Insomma: perché e come mangiare sano con i bambini.
Ne volete un assaggio?
Eccolo: abbiamo chiacchierato un po' con Marco Bianchi, divulgatore scientifico della Fondazione Umberto Veronesi, autore del libro insieme a Lucilla Titta, nutrizionista ricercatrice della Fondazione Veronesi. E ve ne anticipiamo una ricetta.
È così importante per i bambini mangiare bene? Qual è il motivo?
Marco. Beh i dati non sono promettenti: ad oggi circa il 33% dei bambini è o sovrappeso od obeso, e spesso nemmeno ce ne si accorge, aprendo la strada ad altre malattie, come il diabete, già in età giovanile.
Quindi, sì, è importante.
Condividere, coinvolgere e non obbligare
Caterina. Spesso però l'idea di mangiare sano con i bambini fa paura, di dover combattere una frustrante battaglia quotidiana. Lo dice anche Lucilla nel libro: i cibi spazzatura sono nemici forti ed organizzati, ed onnipresenti.
Nel libro invece emerge la proposta di una modalità gioiosa di relazione tra adulti e bimbi su questo tema, basata sulla condivisione, il coinvolgimento, il rispetto. E naturalmente sul gusto.
È questa l'esperienza anche dei laboratori?
Marco. I laboratori sono appunto attività collaterali al libro, che lavorano su binari paralleli e con lo stesso spirito, per offrire alle famiglie strumenti utili per conoscere, condividere, variare.
Quello che ho imparato dalla mia esperienza è proprio che l'importante è non obbligare i bambini, ma coinvolgerli e stimolare la curiosità.
Io per farlo mangio ed assaggio per primo, senza imporre, mentre loro ascoltano. E spesso appena comincia uno, si scatena l'effetto domino, ed i bimbi scoprono che queste cose nuove, che sul momento suscitano scetticismo, in realtà sono buone.
Un'altra cosa che faccio è mettere molta enfasi sul significato e la salubrità di certi alimenti, per renderli complici delle scelte.
Io consiglio sempre di coordinare i menu e prendere le decisioni tutti insieme, magari nei week end, in cui tutti si è più tranquilli e diventa una buona occasione per parlare di cibo sano in modo rilassato.
Cibi sani e cibi spazzatura
Caterina. E quali sono i cibi sani e buoni che non dovrebbero mancare assolutamente mai nella giornata di un bambino?
Marco. Sicuramente i carboidrati, che sono la benzina per produrre l'energia necessaria. Però devono provenire da cereali (e farine) integrali.
Poi i grassi, ma grassi "buoni", come quelli provenienti da frutta secca (noci, nocciole, mandorle, pistacchi, semi di girasole e di zucca ...), che possono essere un ottimo spuntino.
Naturalmente poi in grande abbondanza frutta e verdura, seguendone la stagionalità.
Caterina. Quelli invece da evitare?
Marco. Indubbiamente i prodotti confezionati ad alta densità energetica, poveri di nutrienti che sono utili nella crescita ma purtroppo ricchi di grassi, zuccheri.
Conoscere per scegliere
Caterina. Avete sentito il bisogno di fornire uno strumento di divulgazione di alcuni princìpi nutrizionali ormai assunti dalla scienza: sicuramente conoscere è il primo passo per poter scegliere. Pensi che manchi un po' la cultura alimentare nelle famiglie?
Marco. Penso che tanti genitori abbiano la volontà di aggiornarsi, ma si perdano nella marea di informazioni disponibili, non tutte corrette o facilmente interpretabili.
Il libro è invece basato sulle evidenze scientifiche disponibili, e cerca di essere semplice e completo grazie alle tabelle, alle schede sugli alimenti, alla traduzione di alcune ricette tradizionali in ricette più salutari.
Caterina. Qual è l'errore alimentare più frequente e più facile da evitare che si fa con i bambini?
Marco. Concedere troppo per paura che non mangino. Non accontentarsi di un buon piatto unico, o di quello che si è deciso di preparare, ma pensare che non basti mai ed inseguirli con l'aggiunta di formaggino. Magari nemmeno un formaggino di buona qualità ...
I bambini però sanno quanto mangiare, se non li si confonde, ed è meglio fidarsi e non esagerare.
La ricetta infallibile dal libro: Il plum cake di ribes rosso
(ma il ribes si può sostituire con qualunque frutto di bosco come i lamponi, entrambi ricchi di antocianine, vitamina C ed A).
Ingredienti:
150 gr ribes rosso
50 gr lamponi
200 gr farina 0
150 zucchero di canna (meglio integrale)
200 ml latte scremato (o di soia)
6 cucchiai olio extravergine d'oliva
100 gr fiocchi d'avena
1 pizzico di cannella
1 pizzico di sale
1/2 bustina di lievito
Procedimento:
Preriscaldate il forno a 180 °C.
Sgranate e lavate bene il ribes e i lamponi.
Versate la farina in una terrina e incorporatevi lo zucchero.
Aggiungete poco alla volta, mescolando, il latte e l’olio.
Completate l'impasto incorporando i fiocchi d'avena, i ribes, i lamponi, la cannella, il sale.
Amalgamate delicatamente per non rompere i frutti di bosco e unite il lievito.
Versate in uno stampo da plumcake, infornate e cuocete per 40 minuti.
E se volete altri consigli alimentari da Marco su: colazione, merenda, abbinamento di proteine, guardate la nostra intervista video
di Caterina Lazzari
Immagine: Vegan feast catering su flickr
Questo post partecipa allo speciale Food Revolution Day, una rivoluzione alimentare per avere: cibi più freschi, vicinanza fisica e culturale tra produttori e consumatori, genuinità, buona cultura alimentare. Salute.