E' morto Leboyer, il padre del parto dolce

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E' morto Frederick Leboyer, una vita dedicata alla nascita.

E' morto ieri Frederick Leboyer, ostetrico e ginecologo francese, è considerato il padre del parto dolce, un tipo di nascita in cui il bambino è rispettato nei suoi bisogni più importanti: contatto, calore, luci soffuse e soprattutto...TEMPO.

Nato nel 1918 scrive la sua prima opera nel 1975: Per una nascita senza violenza.

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In quegli anni veniva considerato anormale che un bambino appena nato non piangesse a squarcia gola, se succedeva veniva subito sculacciato dopo essere stato preso dai piedini e quindi messo in una posizione totalmente innaturale se consideriamo come è stato rannicchiato per i 9 mesi della gravidanza.

Vedere un bambino disperarsi era normale, anzi denotava il suo stato di benessere.

Leboyer invece, in totale controtendenza, scrive:
"Queste immagini di neonati sono insopportabili. Sembrano dei torturati."
E a chi gli chiede:
"Soffrono? Crede che soffrano?"
Lui risponde che spesso le persone:
"[...], hanno gli occhi ma non vedono"
E alle donne dice "Bisogna che capiscano. Bisogna che sappiano che il bambino sente, che è facile ferirlo".

Ricordiamo che per molto tempo i neonati venivano addirittura operati senza anestesia perché si era convinti che il loro sistema nervoso non fosse ancora così sviluppato da provare dolore.

E poi un concetto che io trovo ancor oggi avanti di mille anni perché così difficile da mettere in pratica:
"Occorre che le madri capiscano e sentano "sono sua madre" e non "è il mio bambino"".

Ma il libro è anche un atto di accusa verso gli operatori che assistono la nascita:
"Occorre che anche coloro che assistono si sottopongano a questa Scuola del Silenzio. E che si preparino a ricevere degnamente il bambino. In una Chiesa non si grida, d'istinto si abbassa la voce. Ma se c'è un luogo sacro è proprio qui. "

E' quasi una dichiarazione filosofica questo libro "Per una nascita senza violenza" che scuote tutte le credenze sulla nascita.

Quello stesso libro, per caso o per destino, finì nelle mani di mio padre e l'anno successivo nacqui io, con un parto dolce alla maniera Leboyer: luci basse, silenzio e mio papà che mi fa il bagnetto mentre io quasi sonnecchio.
Così almeno mi è sempre stato raccontato e forse per questo ho voluto fortemente che i miei figli nascessero in casa, un luogo dove potevo assicurare loro una nascita dolce.

Dopo Leboyer molti altri hanno seguito i suoi studi, uno tra tutti è Michel Odent, ostetrico francese che da anni porta avanti gli studi che riguardano la vita prenatale e la nascita.

Oggi però il mio tributo è per Frederick Leboyer senza il cui apporto forse la mia vita sarebbe stata molto diversa da com'è.

Molta strada c'è ancora da fare per rendere la nascita quell'atto sacro che dovrebbe essere, nel rispetto di mamma e bebè, è difficile riuscire a portare avanti il cambiamento ma la risposta ancora una volta ce la dà Leboyer:

"Ancora una volta tutto è molto semplice. E apparentemente impossibile. Come conciliare l'inconciliabile? Come far incontrare lo zero e l'infinito? Tramite un'attenzione appassionata"

E ci indica alcune condizioni importanti da rispettare:

Fra le condizioni poste da Leboyer si ha che:

  • Il bambino appena nato deve essere poggiato sulla pancia della mamma in modo che possa riprendersi dallo stress del parto e continui a sentirne il calore ed il battito cardiaco.

  • Bisogna ritardare il più possibile il taglio del cordone ombelicale e aspettare almeno che smetta di pulsare in modo da facilitare e rendere meno traumatico il passaggio alla respirazione polmonare.

  • La mamma ha bisogno di tempo per conoscere il suo bambino,  il bagnetto e tutte le procedure mediche post-parto se non c'è emergenza possono essere effettuate successivamente.

  • Il bambino deve essere spostato con cautela evitando movimenti bruschi e anche le luci devono essere abbassati e i rumori attutiti

 

Grazie Frederick Leboyer per aver accesso la luce del cambiamento in un campo così importante come la nascita.

 

di Barbara Lamhita Motolese

 

Immagine: Young mother on shutterstock.com

Barbara Lamhita Motolese

Amo l'innovazione in tutti i campi, e come mamma mi sono scoperta innovativa facendo scelte del passato!
Vivere la mia genitorialità ricercando la coerenza con il mio sentire e con il mio pensiero, mi ha portato a esperienze poco comuni e molto felici: il parto in casa, il co-sleeping, il babywearing, e l'homeschooling... per citarne alcune.
Sono un'appassionata custode della nascita e della genitorialità consapevole.
Ho dato vita a Lallafly.com e al suo blog GenitoriChannel.it per coniugare la mia passione dei temi genitoriali con quella per il web.

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