In gravidanza, dedicare del tempo al proprio corpo permette di portare l’attenzione su di sé, sul respiro, sulle varie parti del corpo che cambiano, e questo ha un beneficio su tutti i livelli: fisico e spirituale.
Gli esercizi in gravidanza riducono sintomi somatici, ansia, insonnia, e promuovono un buon livello di benessere psicologico. Sviluppano risorse per gestire il travaglio e il parto. Permettono la mobilità e l’apertura delle strutture ossee e dei legamenti che, grazie agli ormoni, sono più elastici.
Un tipo di esercizio adattissimo all'energia femminile ed al periodo della gravidanza è quello che si compie grazie alla pratica della danza del ventre, o meglio danza orientale.
Storia e simbologia della danza orientale
La danza del ventre o danza orientale, definita tale come risultato di mescolanze di varie culture, vanta una tradizione secolare: alle sue radici faceva parte degli antichi riti di concepimento e nascita, ed è una forma antichissima di preparazione al parto.
In origine era legata a riti pagani dell'antico Egitto, rivolti a divinità e a forze naturali. Queste cerimonie esprimevano il simbolismo della fertilità, richiamando il contatto con la terra ed esaltando i movimenti sensuali.
La capacità della donna di procreare e la sua diretta correlazione con la fecondità della terra sono rappresentati in questa danza, attraverso i movimenti sinuosi del bacino e l'energia emanata dal corpo femminile in tutti i movimenti. Il ventre viene inteso come luogo della procreazione, come sorgente di vita.
La musica varia a seconda delle tradizioni, degli stili, è il legante tra l’aspetto più profondo e il “richiamo” del corpo. Utilizza diversi strumenti e ognuno ha un effetto sonoro diverso sul corpo, si abbina ai movimenti e ai gesti.
Il costume e gli oggetti utilizzati dalla danzatrice sono perlopiù legati a simboli: il cerchio, la spirale, i capelli, le mani, gli occhi, il seno, la cintura, il velo,il fuoco…
L’approccio simbolico serve per chiamare in gioco l'immaginazione e riconnettere attraverso il movimento con la parte istintiva, sensuale e sacra del corpo.
Benefici della danza orientale per la donna in gravidanza
- I suoi movimenti fluidi e circolari, abbinati al respiro profondo ed addominale ( siamo invece abituati al respiro toracico e clavicolare) aiutano la futura mamma a percepire il bacino ed i suoi cambiamenti, ed al momento del parto agevolano la nascita del bambino.
- I fianchi si assottigliano, si rinforzano le gambe e le braccia, e milgiora il portamento. Questo perché promuove l'equilibrio neuromuscolare e la coscienza della propria femminilità.
- Minimizza i disturbi della circolazione, rassodando la muscolatura dei piedi, dei polpacci e delle cosce.
- Tonifica il perineo.
- Previene i dolori lombari, rinforzando i muscoli dorsali, dell'addome, dei fianchi e dei glutei.
- L'utilizzo del velo favorisce lo scioglimento degli arti superiori, irrobustendo braccia, spalle e petto. Tonifica i muscoli pettorali e migliora il sostegno del seno.
- Porta benefici anche al bambino, che percepisce i movimenti di cullamento, la musica e l'atmosfera rilassante. Lo coinvolge in tutti i sensi. Favorisce un momento sereno di relazione tra mamma e figlio.
- Praticata in gruppo favorisce il contatto con altre mamme, e con il proprio femminile profondo.
La condivisione è un elemento essenziale: danzando in gruppo la donna si lascia andare, si libera da vincoli e costrizioni che normalmente vive nell’ambiente sociale, si diverte! Diventa più consapevole del proprio corpo e di tutto quello che con esso può fare. Tra donne questa consapevolezza si rafforza.
Quando e come praticare la danza orientale
Dal quarto mese si può già iniziare, lasciando passare il primo trimestre più di “assestamento”, per proseguire fino al momento del parto. Per chi la pratica già da prima non ci sono rischi neanche nel primo trimestre, purchè mantenendo movimenti dolci e senza sforzo fisico.
L'ideale è praticare in un gruppo di mamme in gravidanza, con cui condividere il percorso, e farsi accompagnare da una figura competente anche in materia di gravidanza, parto e salute femminile, come un'ostetrica.
Qualche esercizio da fare a casa
Ci sono alcuni piccoli esercizi dolci che potete fare a casa, anche se non state seguendo un corso di danza orientale, ma che possono dare in piccola parte alcuni analoghi benefici e fare capire in minima parte come ci si muove in questo tipo di attività.
Posizione di base.
Ci mettiamo in posizione eretta, sistemiamo il bacino in modo che il perineo sia parallelo al terreno, la colonna dritta, i piedi alla larghezza del bacino, le punte leggermente verso l’interno.
Portando il pube in avanti (retroversione del bacino), allunghiamo la colonna e riduciamo la lordosi lombare.
Il bacino è mobile, sentiamo con una mano a piatto sul pube e una sul sacro con le dita che vanno a palpare il coccige, che la struttura ossea si muove.
I piedi sono saldi a terra, le ginocchia leggermente piegate, siamo “sedute” sugli ischi.
Primo movimento.
Ci rilassiamo. Posizione di base.
"Srotoliamo" la colonna vertebrale scendendo lentamente in avanti verso il basso.
Prima la testa, poi spalle, le braccia sono lasciate morbide, è il peso della testa che ci porta verso il basso ed il resto del busto la segue, le ginocchia piegate.
Respiriamo.
Una volta giù distendiamo le ginocchia e portiamo il coccige verso l’alto, poi torniamo a piegare le ginocchia. Respiro.
Torniamo su lentamente, la spinta viene dai piedi.
Secondo movimento.
Muoviamo il bacino a tempo di musica, lentamente, come ci viene, con un movimento libero e spontaneo.
Il movimento del bacino ora diventa laterale: cerchiamo di spostare il peso da un piede all’altro e vediamo come si muove su un asse orizzontale.
Proviamo ad eseguire la figura dell’“otto” orizzontale: immaginiamo un otto per terra che dobbiamo disegnare con le ginocchia, il movimento parte dai piedi (le radici, la terra) . Il bacino segue il movimento. Possiamo eseguire otto piccoli e poi sempre più grandi.
Passiamo ora al cerchio: mantenendo sempre il nostro baricentro eseguiamo con il bacino un cerchio piccolo, poi sempre più grande e proviamo a muoverci piegando le ginocchia.
Terzo movimento.
Vibrazione leggera: facciamo partire il movimento dai piedi e dalle ginocchia, spostando il peso velocemente da destra a sinistra. Il busto rimane fermo. Il bacino diventa una “culla”. Può essere veloce oppure più lento
Infine ci muoviamo liberamente, eseguiamo l’otto, i cerchi, ognuna a modo suo, come viene.
Un esempio di questi movimenti semplici si può vedere nel video che segue
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di Ostetrica Teresa-Lin Simonazzi De Lorenzo
Accompagnamento alla nascita, corsi preparto, accompagnamento al puerperio.
www.ostetricadicasa.blogspot.it
Immagine: kptice on flick
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