Il mio sogno da bambina era fare la ballerina di danza classica. Subito dopo, c’era quello di avere un cavallo (non ho vinto il premio originalità nell’infanzia, in effetti). Bianco, nero, a macchie, con la criniera liscia, riccia o pure senza. Non aveva importanza, purché fosse tutto mio e che accorresse ai miei fischi salvandomi dalle situazioni più sgradevoli, tipo le verifiche di matematica.