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Breve Storia delle Donne

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“Una volta le donne avevano la testa piccola…”

La festa della donna è ancora necessaria... la maggior parte delle donne pensa che sia solo l’occasione per ricevere la mimosa, ma poco si fa per prendere coscienza del pensiero radicato e comune che il posto delle donne sia un passo dietro agli uomini, meglio se in cucina, o in ruoli accessori, oppure che la donna sia solo un piacere per gli occhi.

Una visione che non tutti confesserebbero apertamente, ma che è così radicata, tanto negli uomini, quanto nelle donne, da emergere di continuo, anche fra insospettabili uomini e donne di ambienti culturali di un certo livello, che viaggiano, che lavorano su prodotti e mercati all’avanguardia e del futuro…

E’ di questi giorni la foto del libro di scuola in cui il bambino deve decidere il verbo inappropriato nelle frasi:
la mamma stira - cucina - tramonta
il papà legge - lavora - gracida

femminismo libro scuola

Va beh…

anzi no!
Ma per parlare di certi temi e non annoiarsi il segreto è sempre quello di essere ironici.

Allora come regalo di oggi, al posto della mimosa (o come regalo per un uomo, perché no) vi propongo una chicca assoluta che ho scoperto in biblioteca in questi giorni: Breve storia delle donne, di Jacky Fleming.

breve storia delle donne

Si tratta di un piccolo libro geniale, straordinario, divertente e con una ironia feroce che non può non far pensare.

Esordisce con “Una volta non c’erano le donne e questa è la ragione per cui non si trovano mai nei manuali di storia. C’erano solo gli uomini e alcuni erano geni.
In seguito comparvero alcune donne, ma avevano la testa molto piccola e pertanto non erano in grado di fare nulla fuorché ricamare e giocare a croquet”

In questi giorni dò una mano nello studio della storia a mio figlio… ci sono da imparare nomi assurdi a bizzeffe: Gilgamesh, Nabucodonosor, Assurbanipal, Aristofane, Milziade, Leonida, Serse, Pisistrato, Minosse…. In 2000 anni di storia ne potrei tirare fuori a decine di nomi di uomini, ma a studiare la storia sembra piuttosto evidente che le donne non esistessero…

Oggi, un tempo in cui il posto della mamma è in cucina e quello del papà è al lavoro (come ci ricorda l'esercizio del libro), potremmo pensare che quindi almeno a cucinare le donne siano più brave... sciocchina io: “alla fine gli uomini sono più bravi, infatti i più grandi chef sono uomini” mi sento dire da un ragazzino di 17 anni che fa l’alberghiero. Come dargli torto?

bici

 

Non sarò un po' esagerata....

Forse no. Ecco cosa accade se scrivo "scienziati famosi" su google: 1 donna su 10... 

 scienziati famosi2

allora provo con scienziatE famose (anche se io voglio sapere il nome di scienziati e scienziate famose, l'italiano mi impone di scrivere scienziati). La situazione non migliora molto: su 10 scienziate famose... abbiamo 5 maschi!

scienziate famose

Guardate questa immagine del G8, il summit degli 8 Paesi più importanti ed industrializzati del mondo... si impone la nutrita presenza femminile, non trovate? (danke Angela)

G8 Summit

I ministri del governo attuale (2019): solo 5 donne su 18 (quasi 1 su 4)

ministri ansa 3320

A conclusione di questo, mi viene da dire che forse le donne hanno ancora la testa piccola, mentre gli uomini sono geni. 

Eppure le donne sono più brave a scuola e all'università. Guardate questi dati riferiti alla città di Bologna, uso queste perché facilmente reperibili in rete, ma potremmo sempre pensare che a Bologna vi sia la massima concentrazione di donne capaci del Paese.

più maschi ripetenti che femine

voti alti

laureati

...ho l'impressione che la testa delle donne non sia più così piccola, e gli uomini non sono geni. Allora forse c'è qualcosa che non va.

Migliaia di anni in cui la donna viene considerata meno intelligente, meno capace, meno abile, meno adatta dell'uomo, non in grado, in cui viene considerata subordinata, nata per compiacere, per prendersi cura, migliaia di anni di condizionamento di questo tipo sono difficilissimi da scrollare di dosso per chiunque, anche per quelli e quelle di noi che più sono sensibili al tema.

Solo che, una società in cui c'è una parte che vive in subordine è una società fragile per tutti. Agire, pensare, educare all'idea che le donne sono preziose, straordinarie, abili in qualsiasi campo, significa preparare il campo ad un mondo in cui regna l'equilibrio, la condizione migliore per prosperare ed essere felici.

Scovate il libro che vi ho consigliato, prendetelo in biblioteca, regalatevelo, regalatelo, un’occasione davvero bella di riflettere con ironia e scoprire qualcosa che non si conosce. 

breve storia delle donne

 Barbara Siliquini

Barbara Siliquini

Da single impenitente, affamata di vita, girovaga del mondo, donna in carriera, sono diventata una mamma allattona, spesso alternativa e innamorata del grande universo della nascita dolce, dell'alto contatto, della vita consapevole. Così è nato GenitoriChannel, per condividere con tutti: i dubbi nell'essere genitori, le scoperte, l'idea del rispetto come primo valore della genitorialità, i trucchi per vivere il quotidiano con leggerezza e con consapevolezza.

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