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Problemi scolastici: il metodo Feuerstein

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Le difficoltà scolastiche possono essere superate con il metodo Feuerstein.

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“Ogni individuo è modificabile sul piano cognitivo in quanto l’organismo umano è un sistema aperto, è possibile produrre cambiamenti di tipo strutturale, indipendentemente dall’età, dal genere di problematica, e dalle limitazioni che caratterizzano la persona… ciò porta a ricercare strumenti e metodi per produrre la modificabilità anche dove inizialmente non sembra possibile”.

Cos'è il metodo Feuerstein?

Il metodo è stato sviluppato da Reuven Feuerstein, psicologo israeliano, nato in Romania nel 1921, il quale ha dedicato la propria vita alla ricerca ed alla pratica in campo educativo.

Il metodo Feuerstein mira al potenziamento delle capacità mentali e si basa sul principio che l’intelligenza non è un fattore predeterminato e stabile, ma un elemento passibile di evoluzione.
Perché ciò avvenga sono necessarie, secondo Feuerstein, delle esperienze di apprendimento mediato: l’apprendimento non avviene per semplice esposizione agli stimoli, ma piuttosto attraverso l’azione di un “mediatore” (un adulto di riferimento) che funge da intermediario tra il bambino e l’ambiente, filtrandone gli stimoli in modo adeguato.

Partendo da queste teorie, è stato creato un vero e proprio metodo educativo costituito da un sistema di valutazione del potenziale di apprendimento (LPAD) e un programma di intervento cognitivo chiamato “programma di arricchimento strumentale” (PAS), composto da svariati strumenti.

Il “vantaggio” del metodo Feuerstein è che non lavora sui contenuti specifici (come matematica, storia), ma sui processi che sono necessari per imparare i contenuti specifici.
Il metodo si focalizza sul come si utilizza la mente, sulle strategie cognitive che si possono usare per risolvere i problemi. Quando si è imparato ad usarne una, poi può utilizzata in altri ambiti.

Qual è il ruolo del mediatore?

Il bambino non deve essere lasciato solo a crescere!
Il ruolo dell’adulto è fondamentale per il suo sviluppo: è necessario infatti che un educatore (genitore, insegnante...) si ponga attivamente, con intenzionalità, tra lui e gli stimoli ambientali, assumendo la funzione di “mediatore”.
Lo si fa guidando il bambino ad osservare e porsi domande;

stimolandolo a confrontare oggetti ed eventi,

a cercare collegamenti tra fatti in apparenza non collegati tra loro,

incoraggiandolo ad astrarre dalla situazione vissuta al momento fatti futuri o passati, certi o solo possibili, reali o fantastici.

Lo si fa insegnando al bambino ad avere fiducia in se stesso,

a valutare in maniera obbiettiva i propri successi,

a far tesoro degli errori per imparare da essi,

a rendersi conto che la collaborazione porta ad un arricchimento reciproco,

che la condivisione aiuta a superare le difficoltà.

Lo si fa attraverso la predisposizione di un ambiente attivo modificante, ossia che propone stimoli in grado di arricchire e modificare il bambino, grazie all'intervento della mediazione.

A chi si rivolge?

Occupandosi dell’aumento di strategie, il trattamento con il metodo Feuerstein viene applicato con successo in ambiti e con problemi diversi, come ad esempio:

  • Ritardo nelle prestazioni
  • Prestazioni inferiori alle potenzialità
  • Difficoltà scolastiche
  • Disturbi Specifici dell’Apprendimento (dislessia, discalculia, disortografia, disgrafia)
  • Disagi socio-culturali
  • Come supporto per ragazzi portatori di handicap
  • Qualificazione professionale di quadri dirigenziali
  • Mantenimento di capacità mentali di persone anziane.

Questo metodo sostiene la possibilità di intervenire in modo integrato nello sviluppo della sfera cognitiva, affettiva-emozionale e sociale-comportamentale. Il PAS non solo facilita tale sviluppo nel bambino affetto da patologie o disturbi di varia natura, ma è anche in grado di prevenire eventuali segni di rischio, laddove presenti e di potenziare i livelli di efficienza di un bambino con uno “sviluppo normale”.
La trasversalità del metodo a tutte le discipline scolastiche e la sua completezza dal punto di vista metodologico, lo rende applicabile a “tutti”.

Quali sono gli obiettivi del trattamento?

Si tratta di obiettivi generali del metodo , che verranno poi declinati alle esigenze di ciascun bambino coinvolto nel trattamento.

  • Potenziare le funzioni cognitive, stimolando l’osservazione sistematica, la capacità di analisi, di comparazione e categorizzazione, abitua il bambino a procedere con metodo, a saper generalizzare e astrarre
  • Migliorare la comunicazione e l’espressione linguistica
  • Favorire l’emergenza di competenze emotivo-sociali nel bambino
  • Accrescere l’autostima
  • Migliorare l’autocontrollo e la capacità di autocorrezione
  • Stimolare a trascendere gli apprendimenti acquisiti anche ad ambienti e situazioni esterne.

Oggi il metodo Feuerstein ha una larga diffusione in ambiti anche molto diversi tra loro: dall’inserimento nei programmi di classi di ogni ordine e grado (dalle elementari alle superiori), al supporto per ragazzi portatori di handicap o disagi socio-culturali, alla preparazione universitaria.
Vivere vuol dire cambiare ed è possibile aiutare le persone a cambiare, in particolare quelle in difficoltà, aiutarle a modificarsi positivamente, per raggiungere “una migliore qualità di vita”.

di Antonietta Scarfone
Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva
e operatrice metodo Feuerstein del centro “Il Ramarro Verde”

ramarro“Il Ramarro Verde”
Via Eugenio Curiel 19, Trezzano sul Naviglio
Sito: www.ilramarroverde.it
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Segreteria telefonica: 02.87197171

 

 

Immagine: Brit on Flickr.com

Barbara Lamhita Motolese

Amo l'innovazione in tutti i campi, e come mamma mi sono scoperta innovativa facendo scelte del passato!
Vivere la mia genitorialità ricercando la coerenza con il mio sentire e con il mio pensiero, mi ha portato a esperienze poco comuni e molto felici: il parto in casa, il co-sleeping, il babywearing, e l'homeschooling... per citarne alcune.
Sono un'appassionata custode della nascita e della genitorialità consapevole.
Ho dato vita a Lallafly.com e al suo blog GenitoriChannel.it per coniugare la mia passione dei temi genitoriali con quella per il web.

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