Irena teneva nel retro del camion il suo grosso cane, che aveva addestrato ad abbaiare quando i soldati nazisti entravano e uscivano dal ghetto. I soldati, naturalmente, temevano il cane e il suo latrato copriva il pianto dei bambini.
Nella sua vita riuscì a salvare 2500 tra bambini e neonati.
Fu catturata, e i nazisti le ruppero entrambe le gambe e le braccia picchiandola selvaggiamente.
Irena tenne un registro dei nomi di tutti i ragazzi che clandestinamente aveva portato fuori dai confini
e lo teneva in un barattolo di vetro, sepolto sotto un albero nel suo cortile.
Dopo la guerra, cercò di rintracciare tutti i genitori che fossero essere sopravvissuti per riunire le famiglie. La maggior parte di loro erano stati sterminati nei campi di concentramento. Irena ha continuato a prendersi cura di questi ragazzi, mettendoli in case famiglia o trovando loro famiglie affidatarie o adottive.
Irena Sendler, Irena Krzyżanowska da nubile, è morta il 12 Maggio del 2008 a 98 anni, a varsavia dove aveva vissuto, dopo aver ricevuto numerosi riconoscimenti ed essere stata proposta per il premio Nobel per la pace, a questi riconoscimenti rispose così in una lettera al parlamento polacco:
Ogni bambino salvato con il mio aiuto è la giustificazione della mia esistenza su questa terra, e non un titolo di gloria.
Ci sembrava doveroso ricordarla e farvela conoscere!
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