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Giornata mondiale dei diritti dei bambini - 20 novembre

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Il 20 novembre è l'anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo (UNCRC), approvata nel 1989. Per questa ragione il 20 novembre di ogni anno (quest'anno è domenica) si celebra la Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia

Costruita armonizzando differenti esperienze culturali e giuridiche, la Convenzione enuncia per la prima volta, in forma coerente, i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti e garantiti a tutti i bambini e a tutte le bambine del mondo.

Gli Stati aderenti devono presentare un rapporto periodico sull’attuazione dei diritti dei bambini sul proprio territorio.

La Convenzione è rapidamente divenuta il trattato in materia di diritti umani con il maggior numero di ratifiche da parte degli Stati. Ad oggi sono 193 gli Stati parti della Convenzione

La Convenzione è composta da 54 articoli e da due Protocolli opzionali (sui bambini in guerra e sullo sfruttamento sessuale).

Sono quattro i suoi principi fondamentali:

a)     Non discriminazione (art. 2): i diritti devono prescindere da razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.

b)     Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa, situazione problematica, l'interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.

c)     Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati.

d)     Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.

 

L'adozione della convenzione internazionale è stata una pietra miliare per i diritti dei bambini. Tuttavia solo nel tempo è possibile verificare se sia davvero rispettata e vedere se i bambini sono protetti, rispettati e a loro agio in un ambiente senza alcun tipo di violenza fisica o psicologica.

I bambini sono spesso oggetto di violenza, questa ha molte facce. Essa può essere celata e silenziosa oppure evidente e chiassosa, può essere verbale o causare lesioni fisiche dirette. Essa può essere espressa da chi ignora i bisogni dei bambini o da abusi sessuali. Qualsiasi azione che compromette mentalmente, fisicamente o spiritualmente i bambini deve essere vista come una prevaricazione della loro libertà.

Una questione molto complessa è quella legata all'uso delle punizioni fisiche come mezzo di educazione, un problema che deve essere affrontato con molta attenzione e che comporta in primo luogo la consapevolezza di modi alternativi per affrontare le discussioni familiari, per creare un rapporto di rispetto reciproco fra bambini ed adulti.

I bambini non sono elementi secondari nella famiglia, hanno il diritto di essere trattati come individui con specifici bisogni e caratteristiche.

Un modo per aiutare a far sì che i diritti dei minori non rimangano solo delle complesse leggi, ma sian attuate quotidianamente è sostenere le numerose onlus, ong e istituzioni che si occupano di loro.

Scoprite le iniziative promosse dall'UNICEF, ma in molti paeselli e città vi sono iniziative interessanti promosse.

di Barbara Siliquini

fonti: Unicef; SOS Villaggi dei bambini

Barbara Siliquini

Da single impenitente, affamata di vita, girovaga del mondo, donna in carriera, sono diventata una mamma allattona, spesso alternativa e innamorata del grande universo della nascita dolce, dell'alto contatto, della vita consapevole. Così è nato GenitoriChannel, per condividere con tutti: i dubbi nell'essere genitori, le scoperte, l'idea del rispetto come primo valore della genitorialità, i trucchi per vivere il quotidiano con leggerezza e con consapevolezza.

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