“Quest’anno non voglio dirti che sono stato bravo,
che mi sono comportato bene e non ho fatto arrabbiare la mamma o infuriare il papà…
e neppure voglio dirti che sono stato buono con i nonni o con le maestre.
Quest’anno voglio invece condividere con te qualcosa che mi viene dal cuore…
e cioè che non esistono bambini buoni e bambini cattivi,
bambini bravi e bambini monelli, ma esistono soltanto bambini.
Con le loro risorse, le loro capacità, le loro emozioni ed i loro bisogni da soddisfare.
Ti dico questo perché noi piccoli siamo proprio stanchi di ricevere premi e punizioni,
castighi e minacce, voti e rimproveri,
siamo stanchi di sentirci dire di comportarsi bene
e di fare i bravi sennò poi tu non ci porti i doni per Natale.
Caro Babbo, i castighi se li meriterebbero i grandi quando ci trattano male,
si arrabbiano con noi, ci feriscono e ci umiliano, quando ci sculacciano o ci picchiano,
i grandi che puniscono noi e poi litigano tra loro in continuazione,
che si fanno tanti sorrisi e smancerie
per poi sparlare o “pugnalarsi” alle spalle.
I grandi che non hanno ancora imparato a rispettare la nostra terra,
l’acqua e l’aria che respiriamo
che invece di governare bramano al potere ed alla ricchezza,
ambiscono ai beni materiali ed hanno il cuore duro come il cemento.
Caro Babbo Natale ascolta invece noi bambini
e porta ad ogni piccolo il suo dono,
perché dietro ad un bambino aggressivo, arrabbiato, o “capriccioso”
c’è soltanto un bambino ferito che soffre
perché non sta ricevendo l’amore, l’affetto e le attenzioni
di cui ha bisogno”.
Annalisa Gaspari mamma e pedagogista
Immagine: Nick Fedele su Flikr