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Mio padre è un donatore: studio sui figli della donazione di sperma

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 Arriva dagli Stati Uniti uno report dal titolo “Il nome di mio padre è: Donatore. Studio su giovani concepiti attraverso la donazione dello sperma" (My daddy's name is: Donor).

Lo studio mostra evidenze che fanno riflettere sulla vita adulta di chi è stato concepito con una tecnica riproduttiva molto comune nel mondo, ormai da alcuni decenni, quella che in Italia chiamiamo  “fecondazione eterologa” e che nel nostro paese è vietata dalla legge 40/2004.

“Molti pensano che poiché questi giovani sono il risultato di gravidanze fortemente volute, il modo in cui sono stati concepiti non abbia importanza per loro” dicono i ricercatori che hanno condotto lo studio “Ma questo studio rivela che quando sono adulti, coloro che sono stati concepiti con la fecondazione eterologa possono confrontarsi con gravi carenze legate all’impossibilità di sapere o avere una relazione con il loro padre biologico.”

Solo negli Stati Uniti si stima che nascano ogni anno dai 30,000 ai 60,000 bambini per mezzo della fecondazione eterologa con sperma donato, ma non esiste nessuna istituzione preposta a tenere traccia di questa vitale informazione.

I figli concepiti con lo sperma di un donatore hanno più probabilità rispetto a quelli cresciuti dai genitori biologici di avere problemi di isolamento rispetto ai genitori, di mostrare comportamenti delinquenziali o di avere problemi di abuso di sostanze di vario tipo. In molti casi, sostiene lo studio, questi sperimentano più isolamento e angoscia dei figli adottati.

Il 25% dei giovani adulti, concepiti con l'ausilio di sperma donato, affermano con forza che nessuno li capisce, mentre ciò accade solo a circa il 12% dei figli adottati e a circa l’8% di quelli cresciuti dai genitori biologici.

Inoltre il 47% dichiara con forza di essere d’accordo con la frase: “Temo che mia madre mi abbia mentito su affari importanti mentre stavo crescendo”.

Circa la metà ammettono che quando vedono i loro amici con i rispettivi  padri e madri biologici si sentono tristi. Solo un quinto di chi è stato afferma lo stesso.

Il 10% degli intervistati ha detto che all’età di quindici anni pensava di essere “uno scherzo di natura” a causa delle circostanze artificiali del loro concepimento, mentre il 13% sosteneva di sentirsi “un esperimento di laboratorio”.

Lo studio rivela che, mediamente, gli adulti nati da fecondazione eterologa con donazione di sperma, sono più fragili , più confusi e si sentono più isolati dai loro familiari.

I due terzi concordano con l’espressione: “Il mio donatore di sperma è una metà di ciò che sono”

Circa la metà sono disturbati dall’idea che il pagamento di denaro avesse un ruolo nel loro concepimento (il giro d’affari dell'infertilità muove 3.3 miliardi di dollari l'anno negli USA)

Più della medà dicono che quando incontrano qualcuno che somiglia loro, si chiedono se sono imparentati.

Circa la metà afferma di temere di essere attratto o di avere relazioni sessuali con qualcuno con cui è inconsciamente imparentato. Dal momento che un uomo può donare sperma molte volte, può essere il padre biologico di centinaia di bambini. Almeno in un caso di un donatore si è accertato che ha avuto più di cento “figli”.

Due terzi afferma il diritto di conoscere se si è nati da una fecondazione eterologa

Circa la metà di figli di fecondazione eterologa esprime preoccupazione o netto rifiuto alla donazione eterologa, anche quando i genitori raccontano loro la verità.

Il 43% dei figli concepiti con fecondazione eterologa, rispetto al 15% degli adottati e al 6% di quelli cresciuti dai genitori biologici, ammettono di sentirsi confusi su “chi è membro della mia famiglia e chi non lo è”.

Il 21% ha problemi con la legge prima dei 25 anni ( è il 18% per gli adottati e l’11% per i figli biologici).

 

Lo studio, condotto dalla Abt SRBI di New York City su un panel individuato via web di oltre 1 milione di famiglie americane, ha assemblato un campione rappresentativo costituito da 485 adulti di età fra i 18 e i 45 anni che affermavano di essere stati concepiti con sperma donato, 562 adulti adottati da bambini e 563 adulti cresciuti dai genitori biologici.

Il report conclude con 19 raccomandazioni indirizzate a legislatori, a operatori nel campo sanitario, genitori e potenziali genitori, leader sociali, religiosi, di tutto il mondo, con l’obiettivo di aprire un dibattito mondiale su questo tema e le sue implicazioni.

THE COMMISSION ON PARENTHOOD’S FUTURE che ha commissionato lo studio e’ un gruppo di studiosi indipendendi, non politici, che ha l’obiettivo di investigare lo status di genitore dal punto di vista legale, etico, sociale e scientifico, per stabilire delle raccomandazioni da tenere in considerazione per il futuro. 

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