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Svezzamento senza stress: introdurre il brodo vegetale

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Come pianificare lo svezzamento, e la ricetta del brodo vegetale.

Si parla di “svezzamento” quando il bambino passa da un’alimentazione esclusivamente lattea ad un’alimentazione semi-solida.

Non esiste un momento preciso e uguale per tutti i lattanti in cui iniziare lo svezzamento, questo passaggio deve avvenire quando il bambino mostra di essere pronto attraverso diversi segnali, ad esempio:

  • è in grado di mantenere la posizione seduta
  • mostra interesse verso il cibo degli adulti

In genere questa fase si presenta intorno ai 6 mesi.

Per i bambini allattati al seno le raccomandazioni scientifiche sono di non introdurre alimenti diversi dal latte materno sino ai 6 mesi. Ricordiamo che il latte materno, non è solo nutrimento per la crescita fisica, ma la più importante azione di promozione della salute del bambino.

Una volta che hai appurato che il bebé è pronto… tu sei pronta?
Il momento dello svezzamento è spesso un momento di grande stress, soprattutto per la mamma: “mangerà?” “saprò dargli ciò che le serve?” “e se non mangia?” “cosa devo preparare?” “io non ho tempo/non so cucinare… aiuto!”, a tutti i nostri timori si aggiunge spesso la pressione di chi ci sta intorno, come i nonni.

Oggi parliamo proprio di come rendere il passaggio al cibo solido più semplice.

Come svezzare senza stress in 10 mosse

 

1. Quando? Scegli il momento adatto al bebè e a te

Una volta appurato che il bebè è pronto, se possibile, pianifichiamo lo svezzamento in un momento in cui siamo più tranquille ("tranquilli" se sono i papà ad occuparsene): se già lavori, utilizza un weekend lungo, oppure comincia lo svezzamento vero e proprio di sabato, così da avere il weekend davanti per sperimentare senza fretta e pianificando il resto della settimana.
Non esiste l’ora X per introdurre i cibi solidi, se il bambino ti sembra pronto e tu sei tranquilla prova, ma se preferisci tardare una settimana o due non preoccuparti, un certo margine di flessibilità c’è.

2. Frutta si o no?

Spesso i primi approcci allo svezzamento si fanno introducendo la frutta: fresca (grattugiata, schiacciata, frullata), o in omogeneizzato, o in farine solubili. Ricorda che utilizzare prodotti industriali non è necessario, ma se lo fai, scegli prodotti di qualità, biologici e senza zuccheri aggiunti.
Questo passaggio ha il vantaggio che puoi capire se il bambino è già in grado di deglutire e se è pronto per mangiare altro dal latte.
A volte però si preferisce iniziare con il brodo vegetale in modo da abituare il bebè a sapori meno dolci, che potrebbero essere più difficili da introdurre successivamente.

3. Il latte materno o la formula rimangono vostri alleati

Uno dei segreti per non entrare in uno stato di ansia per lo svezzamento è di considerare che possiamo procedere in modo graduale, tenendoci come alleato il latte.
Il latte materno è un alimento straordinario e molto nutriente (diffidate da chi vi dice diversamente, non diventa acqua o poco nutriente con il passare del tempo!); nel caso del latte in formula, in genere lo svezzamento viene anticipato leggermente.
Considera dunque che all’inizio il latte sarà comunque la fonte di nutrimento principale, il cibo solido sarà solo “palestra” per imparare a mangiare.

Regola le tue aspettative: nella prima pappa il bebè potrebbe mangiare solo 2-3 cucchiaini. Mangerà di più man mano che si sarà abituato alla novità e a gusti differenti da quello del latte.

4. Inizia con un solo pasto

Per iniziare si comincia comunque con un solo pasto, uno spuntino per la frutta o il pranzo per le pappe, il resto della giornata continua con il latte materno o formulato, come fatto fin’ora.
Passa a due pappe quando il primo pasto è ormai consolidato.

Scegli un orario in cui sai che non ha sonno, né troppa fame. All’inizio deve familiarizzare con il nuovo cibo, se è troppo affamato, potrebbe allarmarsi non trovando il cibo a cui è abituato quando sente di avere tanta fame. Ti ritroveresti ad ingaggiare una lotta, o ad avere un bebé disperato.

 5. La pianificazione rende sempre le cose più semplici

Organizzati per tempo con tutto il necessario, ecco una lista:

  1. verdure biologiche di stagione per il brodo vegetale (all’inizio patata, carota, zucchina o zucca)
  2. contenitori da freezer per conservare il brodo vegetale in porzioni sia in frigo che in freezer
  3. un passaverdure o frullatore a immersione (all’inizio vi basterà una forchetta per schiacciare le verdure)
  4. olio extravergine di oliva di buona qualità
  5. cereali in farina da svezzamento (riso, tapioca, mais, etc.)
  6. ciotolina infrangibile da utilizzare come piatto
  7. un cucchiaino per lo svezzamento: con i bordi arrotondati, in plastica. Ovviamente non è indispensabile, ma aiuta, vedrete che diventerà un giochino da mordicchiare, quando non servirà alla pappa;
  8. bavaglino da pappa (per iniziare consiglio quelli di spugna, magari cerati dietro, man mano converrà dotarsi di quelli di tela cerata e ampi, che possiamo pulire con un colpo di spugna)
  9. bicchierino con il beccuccio, quando inizia con la pappa, inizierà anche a bere, i bicchierini con il tappo a beccuccio sono molto pratici;
  10. carta da cucina e delle spugnette (la pappa può diventare un momento pasticciato!)

Per partire non hai bisogno di altro. Nel tempo ti sbizzarrirai introducendo formaggi, eventualmente carne o pesce freschi o omogeneizzati.

Prepara il brodo vegetale e tutto l’occorrente in anticipo, ad esempio la mattina o la sera prima, per servirtene, ad esempio, per il pranzo (verso le 11.30/12.00).

Dunque prepara in anticipo un vassoietto con:

  • bavaglino,
  • bicchierino,
  • ciotolina,
  • cucchiaino,
  • pentolino (per scaldare il brodo),
  • olio,
  • cereali (in farina, o in fiocchi, o precedentemente lessati e passati al passaverdure) con cucchiaio,
  • contenitore chiuso con il brodo (da conservare in frigo se l’avete preparato molte ore prima),
  • della carta da cucina per eventuali impiastri.

6. Come iniziare: il primo brodo vegetale

Inizia con un brodo vegetale molto semplice, biologico e di stagione.

Di seguito una ricetta generale. Ma ricorda che all'inizio il bebè familiarizzerà con il nuovo cibo. Quindi puoi anche dividere questa quantità mettendo poca acqua e solo un terzo di carota, zucchina, patata, etc.

Metti in un litro di acqua fredda: 

  • una carota, una zucchina e una patata se sei in primavera/estate
  • o una carota, un pezzo di zucca e una patata se sei nei mesi autunno/inverno

È vero che le zucchine si trovano tutto l’anno, ma le verdure di stagione hanno delle proprietà che meglio aiutano il corpo ad affrontare quella stagione e spesso sono più buone e ricche di nutrienti quando acquistate di stagione e raccolte da poco.

Lascia bollire l’acqua con le verdure finché la patata e la carota non saranno morbide (basta infilarci dentro una forchetta, devono avere la consistenza che consente di schiacciarle con facilità).
Ovviamente non aggiungere sale, in questa fase non è necessario e rischia di affaticare i reni del bebè.

Per i primi pasti utilizza solo il brodo ottenuto, senza le verdure.

Quando il brodo è tiepido, ne versi circa 150 ml (una tazza da te), nel piattino e vi sciogli 2 cucchiai di farina di cereali in polvere. Più avanti preparerai porzioni più grandi.
Utilizza farine biologiche. Inizia con un sapore semplice come il riso, ma tieni in dispensa almeno 3 gusti differenti per variare i sapori e abituare il bambino a gusti differenti.
L’alternativa alle farine pronte, è lessare i cereali senza sale e passarli con un passa verdure.

 Prediligi, all’inizio, cereali che non contengono glutine: mais, tapioca, grano saraceno, orzo. Il glutine può essere allergizzante, quindi si introduce più tardi (dagli 8 mesi).

Aggiungi qualche goccia di olio extravergine di oliva alla pappa.

Man mano che il bebé impara a mangiare, puoi arricchire il piattino con una parte della carota schiacciata, poi una parte della zucchina, e così via. Cioè introduci le verdure che hai cotto nel brodo, opportunamente schiacciate.

E’ importante nel tempo arricchire il piatto di verdure e cereali diversi, per assicurarci che il bebè sperimenti sapori nuovi e vari.

Quanto prima, quando vedi che il bebè impara a deglutire, arricchisci la pappa con le verdure schiacciate, in modo che sia un minestrone con un po' di cereali, non il contrario. Questo è il momento in cui lo abitui ai sapori, quindi è molto importante abituarlo soprattutto al gusto delle verdure, così importanti per tutta la sua crescita. 

Pasticciare con le manine nel cibo, lo aiuterà, perché il bebè si porterà le manine alla bocca e comincerà a familiarizzare con i sapori. Per questo, via via che cresce è una buona idea lasciare sul seggiolone, ben pulito, delle verdurine lessate (quelle che utilizzate per fare il brodo), che lui potrà afferrare e portare alla bocca.

In quel caso il mio suggerimento d'oro e di dotarvi di una cerata (tipo una vecchia tovalia di plastica), tagliarne un bel quadratone e metterla sotto il seggiolone. Sarà più facile dare una pulita e non impiastrerà il pavimento. 

7. Conserva il brodo in modo adeguato

Peparare prima il bordo vegetale ti aiuterà a gestire l'intera settimana:

  • utilizza dei contenitori monouso della dimensione di vasetti di yoghurt
  • conserva il brodo in frigo per massimo 48 ore
  • puoi conservare il brodo in freezer per 3 mesi. Congela il brodo senza verdure in confezioni mono porzione, poi schiaccia le verdure e congelale in un portaghiaccio, così potrai utilizzare i cubetti di verdure e dosarle opportunamente.

brodo vegetale congelato

8. Quali verdure usare

Lasciati guidare dalle verdure che normalmente consumate in famiglia, ma per iniziare queste sono le più adatte ad essere proposte nel brodo vegetale. 

  • Patata
  • Carota
  • Zucchina
  • Zucca
  • Sedano
  • Porro
  • Cipolla
  • Insalata
  • Finocchi
  • Cavolfiori
  • Fagiolini
  • Spinaci
  • Biete
  • Erbette

Verdure come pomodoro, melanzana, peperone, sono da introdurre più avanti, verso l'anno; i legumi si introducono dall'ottavo mese, magari partendo dalle lenticchie decorticate e dai piselli.

9. Il formaggio

In Italia noi proponiamo il parmigiano reggiano come primo formaggio di svezzamento. Lo facciamo perché è un formaggio che risulta piuttosto digeribile e ricco di proprietà nutritive. Ma in realtà è anche molto salato, ha un sapore deciso e potrebbe dare reazioni, come l'arrossamento della zona intorno alla bocca. 
Proponetelo dunque a svezzamento avviato e controllate che reazione abbia il bebè. Alla nonna la pappa senza sale e parmigiano sembrerà insignificante, ma il palato dei neonati non ha nulla a che vedere con quello di noi adulti.

10. Utilizzate prodotti biologici e di qualità

E' importante la qualità delle materie prime che utilizzate. Se usate prodotti industriali, assicuratevi che gli ingredienti di partenza siano biologici, e che non vi siano zuccheri, sale e altri conservanti aggiunti. 

Quando lo svezzamento sarà avviato potrai arricchire le pappe con consistenze diverse, utilizzando i formati di pastina piccolissima, a cottura veloce, perfetti per i piccini.

 

Buon inizio di svezzamento! Noi siamo qui se hai delle domande.

di Barbara Siliquini

 

 

 

immagine bambino sul seggiolone di Monkey Business Images su Shutterstock

immagine cubetti di verdura congelati di Edvard Molnar su Shutterstock

Barbara Siliquini

Da single impenitente, affamata di vita, girovaga del mondo, donna in carriera, sono diventata una mamma allattona, spesso alternativa e innamorata del grande universo della nascita dolce, dell'alto contatto, della vita consapevole. Così è nato GenitoriChannel, per condividere con tutti: i dubbi nell'essere genitori, le scoperte, l'idea del rispetto come primo valore della genitorialità, i trucchi per vivere il quotidiano con leggerezza e con consapevolezza.

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