Rimedi per prevenire la crosta lattea

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La crosta lattea come va trattata, perché viene e come prevenirla.

 

Accogliere un bambino è sia meraviglioso che incredibilmente impegnativo. Insieme a tutta la gioia che un bambino porta ai nuovi genitori vi saranno molte preoccupazioni a cui dover far fronte.
Il vostro neonato può sviluppare una serie di condizioni, non gravi, che destano parecchie preoccupazioni a tutti i neo-genitori: tra queste la cosiddetta crosta lattea.

Prima di iniziare a farsi prendere dal panico e correre dal medico, lasciate che vi spieghiamo bene di cosa si tratti e quando sia davvero utile intervenire sotto il profilo sanitario.

Cosa è la crosta lattea?

La crosta lattea è il nome comunemente utilizzato per la dermatite seborroica neonatale, una manifestazione specifica appartenente a un più ampio gruppo di patologie benigne della cute dei bambini conosciute come dermatosi neonatali transitorie.

Per capire a fondo l’argomento che andremo a trattare è comunque essenziale avere buona consapevolezza delle seguenti definizioni:

  • Seborrea (dove seborroica è la forma aggettivata): eccessiva secrezione di sebo conseguente rivestimento oleoso, croste, o scaglie sulla pelle.
  • Ghiandole sebacee: piccole ghiandole nella pelle che secernono un lubrificante oleoso (sebo) nei follicoli dei capelli per lubrificare la pelle.
  • Dermatite: una condizione della pelle in cui questa diventa rossa, gonfia e dolorante; solitamente risultante da irritazione diretta da agente esterno o secondaria a una reazione allergica.

Al contrario di quanto si creda, la crosta lattea non compare solo sulla testa che comunque è la porzione di cute predominante; le altre zone comprendono:

  • la fronte del bambino,
  • le sopracciglia,
  • le orecchie,
  • la zona del pannolino
  • e con intensità decrescente le altre zone del corpo.

Si dovrebbe essere preoccupati per la comparsa della crosta lattea?

La semplice risposta è NO:

  • è completamente innocua,
  • non è contagiosa e
  • di solito scompare autonomamente a partire dal primo anno d’età del vostro bambino.

Un malinteso circa la crosta latte si fonda sulla credenza comune che la sua comparsa sia secondaria ad una scarsa igiene del
bambino. Indagini mediche su popolazioni neonatali stimano che in circa la metà di tutti i bambini sarà presente una qualche forma di
crosta lattea durante il loro primo anno di vita.

Nonostante, come abbiamo accennato, questo problema tenda alla completa autorisoluzione, in alcuni rari casi, però, le zone
maggiormente squamose potrebbero irritarsi.
Questo effetto secondario è perlopiù dovuto all’azione del grattarsi e allo sfregamento delle unghie sulla cute lesa, e le infezioni derivanti non sono quasi mai di grave entità. Quando invece queste ultime dovessero destare preoccupazioni per la produzione di pus o sangue sarà invece opportuno recarsi dal medico e non improvvisare una medicazione “fai-da-te”.

Cosa genera la crosta lattea

Anche nel 21° secolo, i medici non sono sicuri che cosa causi davvero la crosta lattea, l’eziologia non è ben definita sotto un profilo clinico, forse per via della relativa importanza patologica di questa condizione. Una teoria popolare sostiene che le ghiandole sebacee del bambino (quelle che producono gli oli lubrificanti della pelle) non stiano funzionando a pieno regime e che siano inibite dagli ormoni della mamma iperattivi in gestazione e allattamento.

Indipendentemente da quali siano le cause dell’aumentata secrezione di lubrificanti cutanei nel bambino, quel che è certo è che la permanenza delle croste sulla cute sia dovuta proprio a questa iperproduzione per cui, i prodotti cutanei di scarto che normalmente verrebbero eliminati e dispersi vengono trattenuti dalle sostanze oleose che li legano in ciuffi e, appunto, solidificandosi formano delle crosticine.

Quali sono i modi migliori per prevenire e trattare la crosta lattea?

  1. Effettuare uno shampoo per bambini 2 o 3 volte a settimana con prodotti delicati.
    Per contribuire a ridurre le probabilità che il vostro bambino sviluppi la crosta lattea, lavare i capelli e il cuoio capelluto con uno shampoo delicato due o tre volte alla settimana.
    Si consiglia di utilizzare prodotti specifici (come la schiuma Shampoo Mustela o l'olio MamaNatura) perché formulati per detergere delicatamente e per lavare via i fiocchi associati alla crosta lattea. Importante è considerare che lo shampoo non deve comunque essere fatto in modo compulsivo e il massaggiare la testa del neonato deve essere assolutamente un gesto dolce e mai frenetico nel tentativo di eliminare i primi accenni di crosta lattea.

  2. Prendere un supplemento di vitamina B.
    La vitamina B è importante per la salute della pelle. Normalmente, si ottiene attraverso la dieta e gli alimenti appositi ma, a volte, mamme in gravidanza e che allattano possono sviluppare una carenza di questa importante sostanza nutritiva. A causa del ruolo che questa vitamina svolge nel mantenimento della salute della pelle, un’integrazione potrebbe favorire la scomparsa della crosta lattea, tuttavia, qualsiasi integrazione da effettuare in gravidanza va attentamente monitorata da un medico competente.
    Prima di correre a comprare tutta la vitamina B presente sullo scaffale della farmacia o del supermercato è opportuno tenere a mente che non vi sono prove concrete che questo supplemento funzioni davvero contro questa evenienza del neonato.

  3. Spazzolare il cuoio capelluto del bambino con una spazzola morbida.
    Spazzolare possibilmente mentre questo sia nella vasca da bagno.
    Non sarà necessario imprimere forza nella spazzola ma basterà massaggiare il cuoio capelluto del vostro bambino con le setole delicate, facendo molta attenzione a che queste non graffino la pelle del piccolo. Se non è possibile reperire una spazzola per capelli morbida o se il vostro bambino non gradisce questa metodica si può massaggiare il cuoio capelluto con un asciugamano di spugna durante l'asciugatura dei capelli dopo il bagno del neonato.

  4. Essere paziente.
    Ricordate che la crosta lattea è la manifestazione di uno squilibrio all'interno del corpo del bambino, che seppur non grave merita di essere valutato come tale.
    È possibile trattare i sintomi (la pelle squamosa), ma non si può pretendere che la condizione sparisca del tutto non appena si inizi in qualsiasi trattamento (sempre che un trattamento sia necessario).
    Siate pazienti e continuare a utilizzare prodotti progettati per prevenire e curare la crosta lattea.

di Federica Ciardi

 

crediti immagine di neonato con crosta latteeonato con crosta lattea: g0d4ather su Shutterstock

Federica Ciardi

infermiera pedriatica, lavora presso l'ospedale pediatrico nel distretto universitario di Cambridge. 
Ho scelto di intraprendere questa carriera perché fermamente convinta che buone prevenzione e cura in età pediatrica siano di fondamentale importanza per il mantenimento di una vita equilibrata e salutare. 
Sito web: mammastobene.com

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