Vi segnaliamo una serie di appuntamenti per conoscere una donna meravigliosa che sta dedicando la sua vita a molte altre donne aiutandole durante la gravidanza, il parto e il puerperio, donne che sono spesso in condizioni economiche precarie e donne che hanno subito dei disastri ambientali. Ibu spesso dichiara che la terra può essere guarita un bambino alla volta.

Oggi ospitiamo il racconto di una nascita ospedaliera. Questo racconto ci mostra come spesso la gravidanza ci conduce ad un percorso per riscoprire il nostro sapere, e anche in un ospedale qualsiasi, con un pizzico di fortuna e soprattutto avendo coltivato fiducia nelle nostre capacità e consapevolezza di essere le protagoniste, l'esperienza può essere davvero molto bella. Godetevi questo bellissimo racconto.

"Mammaoltre" ha partorito, in casa, senza l'assistenza di nessuno, proprio come desiderava. E' nata una femminuccia che sta bene ed è splendida.

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Donna Nata da Donna.

E' stato un parto  non assistito proprio come desideravo sin da prima di concepire questa bimba. Ed e' nata una bimba proprio come sentivo sarebbe stato, e come doveva essere per rendere piu' perfetto e proficuo l'imprinting.

Questa nascita non poteva che essere seguita da un lotus birth (una nascita senza recidere il cordone).

Che significato ha un taglio cesareo per la donna che lo vive ? Come pensare tutte le emozioni che accompagnano in alcune donne le emozioni del taglio ? Perché alcune donne lo vivono in maniera traumatica e altre no ? Perché negli anni settanta veniva vissuto quasi con orgoglio ed oggi come un’esperienza traumatica ?

La nascita di un bambino dovrebbe essere l'esperienza più unica e bella nella vita di una donna, ma sempre più spesso risulta un evento traumatico e doloroso... molta responsabilità è della cattiva assistenza che si riceve in ospedale: la donna viene fatta sentire incapace, inadeguata, priva di competenze. I riflessi di questo spesso compromettono molto altro. ...Ma a volte, invece, troviamo le persone giuste, e tutto cambia. Godiamoci la doppia testimonianza di Graziella: il primo figlio, un parto "violato", un'allattamento compromesso. La seconda figlia, un parto da ricordare e un allattamento senza problemi.

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