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Che fare se tuo figlio ingoia qualcosa

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Come comportarsi se un bambino ingoia un corpo estraneo? 5 cose importanti.

di Francesca Siliquini - Medico Radiologo

Quando si hanno dei bambini piccoli capita a tutti una corsa al Pronto Soccorso per qualche emergenza non prevista. Come comportarsi se un bambino ingoia un corpo estraneo? È il caso di correre subito al Pronto Soccorso? Ci spiega cosa fare un medico radiologo, mamma, che ha lavorato in pediatria vedendo bimbi che hanno ingoiato un po’ di tutto.

Diciamo che noi genitori ultimamente ricorriamo al pronto soccorso spesso anche in assenza di effettiva necessità.

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Le 2 circostanze in cui correre al Pronto Soccorso

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1. Ingoia una pila.

Parliamo soprattutto delle pile a bottone, come quelle degli orologi che, forse per la loro forma che evoca quella di una caramella, sembrano generare una grande attrattiva sui bimbi. Se il bambino ha ingoiato una pila, correre al pronto soccorso senza indugi. Le pile presentano all’interno un liquido corrosivo potentissimo. Questo liquido può fuoriuscire dalla pila corrodendo le pareti dei tessuti e delle vene provocando un emoraggia che potrebbe essere letale.

2. Ingoia un elemento appuntito.

Se il bambino ha ingoiato un chiodo, una spina di pesce di una certa consistenza, una puntina, una spilla da balia, insomma un elemento appuntito. Questo potrebbe, nel suo tragitto, produrre una lacerazione dei tessuti. Occorre dunque recarsi in Pronto Soccorso, lí i medici valuteranno se intervenire con una endoscopia per rimuovere l'oggetto, o se tenere sotto controllo la progressione del corpo estraneo finché non viene espulso nelle feci. Molto dipenderà dalla pericolosità dell'oggetto ingerito e da dove si trova al momento della radiografia.

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Negli altri casi, se il bambino ha ingerito un corpo estraneo che fare?

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3. Scongiurare il soffocamento.

Nei primissimi minuti vi renderete conto se l'oggetto è in trachea e impedisce la respirazione. In quel caso occorre procedere con le manovre di di sostituzione. 

Osservate la manovra dal video e ricordate che il principio su cui si basa è quello di comprimere l’addome del bambino cercando di creare una pressione che dallo stomaco preme sul corpo estraneo inducendolo a saltare fuori.

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Se il bambino è molto piccolo lo sdraiate sulle vostre gambe a pancia in giù e gli date dei colpi sulla schiena che vanno dal basso verso l’alto , all’altezza della cassa toracica

Se invece l'oggetto che il bambino ha ingerito è rimasto nell'esofago, lui vi dirà che lo sente nel petto, occorre cercare di far scendere l'oggetto con calma, invitandolo a deglutire e magari aiutando la deglutizione dando piccoli pezzi di pane.

4. Se ha ingoiato medicinali o sostanze chimiche.

In questo caso è facile che dobbiate recavi al Pronto Soccorso, ma prima di farlo è opportuno identificare la sostanza che ha ingerito e, se possibile, la quantità, poi chiamare il Centro Antiveleni, ogni città ha il suo (elenco recapiti centri anti veleni) il Policlinico Gemelli di Roma risponde H24 al numero: 06 3054343 dove dei medici preparati sugli effetti delle varie sostanze vi indicheranno come comportarvi. Non fare ingerire niente altro al bambino prima di parlare con il medico. Non provocare il vomito al bambino. Prepararsi a rispondere a queste domande:

  • Come si chiama e da dove chiama?
  • Qual è il suo numero di telefono?
  • Qual è il problema, cos’è successo?
  • Età e sesso del paziente?
  • Risponde se lo si chiama, reagisce se lo tocca?
  • Respira, come respira?

5. Se ha ingoiato un oggetto diverso.

La maggior parte degli oggetti ingoiati dai bambini, quando non sono eccessivamente grandi, non sono appuntiti e non contengono sostanze chimiche pericolose, percorreranno tutto il tratto gastrico, attraverseranno l’intestino e li ritroverete nelle feci. Dunque pensateci bene prima di andare al Pronto Soccorso se ha ingoiato un bottone, una moneta, una pallina, un ciondolino e così via.

In questi casi ecco cosa fare:

  • Assicuratevi che l’oggetto abbia passato il tratto esofageo, se il bambino lo sente ancora lì aiutatelo facendogli mangiare del pane e bere dell’acqua in modo da produrre il passaggio verso lo stomaco e poi l’intestino.
  • Rassicuratelo, perché potrebbe sentirsi poco bene a causa dell’agitazione e anche dell’irritazione prodotta dall’oggetto scedendo nelle pareti dell’esofago. La paura e la preoccupazione acuiscono il disagio e il dolore.
  • Controllate le feci per assicurarvi che alla fine l’oggetto sarà espulso (ma ci vorranno ore o giorni).

Se vi recate in Pronto Soccorso per l'ingestione di oggetti "non pericolosi", dopo aver subito una radiografia per controllare cosa ha ingerito e dov’è, la profilassi è quella di aspettare che il bambino vada in bagno evacuando l’oggetto.... a casa vostra sarete più comodi e vi risparmierete una giornata di attesa in ospedale.

Francesca Siliquini

Medico radiologo, moglie e mamma di tre

 

Immagine: _Dinkel_ su Flikr

Francesca

 Medico radiologo, moglie e mamma di tre.
Appassionata di natura e autoproduzioni, ama dipingere, creare e la vita all'aria aperta.

 

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