Stampa questa pagina

Bambini: scalzi o con le scarpe?

Scritto da

“Bambini, mettetevi le pantofoleeeeeee!!!!” In quante case questo è un ritornello continuo?

I bambini riescono ad andare a piedi nudi anche quando le temperature scendono e il resto del corpo è coperto di strati pesanti. Per loro, almeno in casa, recuperare la libertà dei piedi scalzi, o addirittura nudi, sembra irrinunciabile.

Io per anni mi sono sgolata e ho comprato pantofole in ogni foggia, finché non ho cominciato a chiedermi se davvero andare scalzi non fosse meglio che indossare le scarpe.

Questo articolo, per il quale ho fatto un po’ di ricerca sul tema, nasce dopo aver conosciuto la filosofia Wildling, un brand tedesco di calzature di cui vi racconterò, ispirato proprio alla libertà e all’idea che i bambini scalzi possano beneficiare maggiormente del naturale movimento del piede. 

bambini-scalzi

I bambini scalzi sono bambini più intelligenti

Scommetto che questo non ve lo aspettavate e la cosa più incredibile è che non è un semplice slogan.
Esiste uno studio scientifico dal titolo: Podologia preventiva: bambini scalzi uguale a bambini più intelligenti (Podología preventiva: niños descalzos igual a niños más inteligentes di Isabel Gentil García su Revista Internacional de Ciencias Podológicas 29 Vol. 1, Núm. 1, 2007, 27-34).

Lo studio è piuttosto articolato fa una analisi dello sviluppo dell’intelligenza guardando alle diverse teorie. In tutte, la prima tappa dello sviluppo dell’intelligenza ha a che vedere con il corpo, gli stimoli sensoriali, l’esperienza fisica e motoria. La percezione fisica e la sperimentazione sensoriale è un po’ come fossero le fondamenta dell’intelligenza.

Se ci fate caso, i bimbi iniziano piccolissimi con l’esplorazione dei piedini, passano attraverso una fase in cui cercano di metterseli in bocca, poi in fasi in cui hanno paura di poggiarli su superfici che non conoscono, come la sabbia, a fasi in cui starebbero scalzi in ogni circostanza. La stimolazione delle terminazioni nervose del piede, da parte di superfici con consistenze diverse ed asperità è uno straordinario strumento di crescita muscolare, posturale, e neurologico. Ma oltre a questo nel bambino sono stimolati: senso di libertà, sensibilità percettiva, senso di sè e molti altri aspetti che contribuiscono a rendere il bambino più intelligente.


Il piede ha più terminazioni nervose della mano

 

Il nostro piede ha la funzione di sorreggere tutto il corpo e spesso è l’unico nostro punto di contatto con l’ambiente. Dunque è davvero importante che riceva una pletora di stimoli sensoriali da codificare e che lo aiutano a sviluppare una muscolatura e una tessitura adatta a sostenerci. Per imparare a sorreggerci il piede deve interagire con l'ambiente attraverso l'esperienza e la ricezione di stimoli sensoriali.
Le numerosissime terminazioni nervose del piede (più di 72.000) hanno le loro corrispondenze in aree cerebrali molto vaste e la corrispondenza del piede nella parte sensitiva del cervello è più estesa di quella della mano stessa. Lo sapevate? Per me è stata una sorpresa!
Nella riflessologia plantare si studia poi come ogni parte del piede ha una corrispondenza negli organi interni e la stimolazione di alcune aree del piede, generano effetti benefici su specifiche aree del corpo.

Senza scarpe e più inclini all’apprendimento

Alcune scuole scandinave, mutuando l’abitudine domestica di non entrare in casa con le scarpe, hanno introdotto l’abitudine ad avere scuole senza scarpe: sia i bambini che gli adulti non indossano le scarpe a scuola.

Ciò che si è osservato è che l’apprendimento dei bambini è più efficace e percepito come più piacevole. E’ più facile che i bambini decidano di mettersi a leggere un libro, magari sdraiati per terra o su un puff, l'atteggiamento più rilassato rende l'apprendimento più interessante e meno percepito come un obbligo.

Nelle scuole senza scarpe avvengono una serie di cambiamenti anche ambientali che rendono la scuola un luogo percepito come più piacevole per i bambini.
Se volete saperne di più c’è una pagina web di un insegnante inglese che racconta i benefici ottenuti nella loro scuola con l’introduzione della regola “shoeless learning spaces”  (scuola senza scarpe) in cui racconta che i benefici non sono solo per i bambini, ma anche ambientali per la scuola. 


A piedi nudi i bambini sono più calmi e meno aggressivi

Una delle osservazioni empiriche fatte dall’insegnante di una scuola dove erano passati a non indossare le scarpe, è stata che i bambini, specie i maschietti, mostrano meno aggressività e comportamenti da bulli o distruttivi.

Questo insegnante dice “comincio a pensare che le scarpe siano degli accumulatori di testosterone maschile”, perché i bambini senza scarpe mostrano meno aggressività.

In realtà una spiegazione molto più semplice è che il contatto con il terreno, aiuti a scaricare le energie. Uno degli antidoti allo stress, ad esempio, è proprio quello di poggiare i piedi nudi sull’erba o sulla terra.

Ma anche l’ambiente più silenzioso, ottenuto non utilizzando le scarpe (come mostra lo stesso insegnante in un grafico), e meno formale, genera probabilmente meno stress per i piccoli studenti.

E se state pensando che ci sarà una gran puzza di piedi in queste scuole...beh no i piedi di per sé non puzzano, tenerli nelle scarpe fa sviluppare batteri che li rendono puzzolenti.
Nelle scuole in cui hanno adottato l’idea “shoeless” è emerso che i bambini mettono molta più cura nell’igiene dei piedi.

Bambini scalzi per crescere liberi

bambini scalzi scarpe

Uno dei ricordi più vivi delle mie estati da bambina, in campeggio, è proprio che quando arrivavi e ti toglievi le scarpe: i primi giorni era un inferno girare scalzi con le pietruzze, quei cosini pungenti che cadevano dagli alberi e la sabbia che ustionava, ma sapevo bene che da lì a qualche giorno, i miei piedi mi avrebbero portato quasi ovunque senza sforzo.

Lo stare a piedi nudi è parte del sentirsi liberi, non solo perché spesso ci permettiamo di stare scalzi in contesti rilassati e sereni, ma perché ci insegna proprio a entrare in contatto con il mondo senza filtri e attraverso la nostra pelle.

L’insegnamento che ne traiamo è quello di sperimentare con cautela prima, conoscere, attendere che il nostro corpo sia a suo agio e poi lanciarci e tornare un po’ tarzan: coraggiosi, a contatto con la natura, liberi.

In fondo togliere le scarpe è un po’ togliere dei confini al nostro corpo e permetterci di andare oltre.

Scalzi e più sani

Se io giro senza pantofole d’inverno, mi viene subito un pizzicorio alla gola e alle orecchie, i miei figli invece, perennemente a piedi nudi o solo con i calzini, ne sono immuni. Allora ho cominciato a rendermi conto che quando noi tendiamo a coprire, a proteggere, stiamo togliendo al corpo dei bambini la loro attitudine a termoregolare, è come se il corpo perdesse la propria capacità di fare fronte alle temperature.

E’ evidente che vada trovato un equilibrio (quando fa freddo ci si copre di più e quando è caldo di meno), ma troppo spesso la nostra ansia dei malanni, o del nostro freddo/caldo ci porta a decidere come coprire i nostri figli senza tenere in considerazione come loro si sentono.

I bambini sono in genere molto più calorosi di noi, il loro corpo ha una maggiore capacità di adattarsi rimanendo sano, anzi rafforzandosi. Non considerare il loro comportamento istintivo significa in realtà indebolire la capacità del loro corpo di attuare strategia di difesa autonome.

Quando ero ragazza in uno dei miei viaggi zaino in spalla in Messico, sulle montagne del Chiapas, in pueblitos (paeselli) poveri e caratteristici, avevo notato che le donne vestivano abiti tradizionali (sempre, anche nei campi) e andavano sempre scalze, mentre gli uomini, anch’essi in abiti tradizionali, indossavano spesso delle ciabatte. Quando chiesi perché, mi risposero, come se chiedessi una cosa strana, che ovviamente le donne dovevano stare a contatto con la madre terra, perché da lì traevano la loro forza e il loro potere generatore. Mi piacque molto l’idea di questo scambio di energia tra noi e la terra che passa dai piedi.

Camminare scalzi su superfici diverse, scabre, con consistenze strane è importantissimo: il piede riceve stimoli e la muscolatura del piede, che deve sorreggerci e tenerci in equilibrio, si tonifica. Questo consente anche di evitare patologie come il piede piatto. Dunque ogni volta che possono camminare scalzi sulla sabbia, sull’erba, sui tronchi, sui sassi, ben venga!

 

E quindi che scarpe vanno bene per i bambini e quando?

scarpe-bambini-toddler

I bambini molto piccoli, che non camminano, dovrebbero non indossare scarpe. I loro piedini dovrebbero essere il più liberi possibili di essere mobili e di ricevere stimoli.

I bambini che iniziano a camminare, dovrebbero camminare il più possibile scalzi, soprattutto su superfici esterne come erba, sabbia, su superfici non piatte e levigate. Questo ha un beneficio enorme per l’equilibrio e per lo sviluppo di un piede sano, preludio ad una buona postura.

Quando abbiamo esigenza di scarpe, per proteggere il piede dal freddo, da superfici sporche o pericolose, dobbiamo scegliere in base a 3 criteri:

  1. comfort: è ovvio che la scarpa deve essere soprattutto comoda.
  2. leggerezza della scarpa: una scarpa che pesa 100 grammi per un bambino di 10kg è come una scarpa che pesa 700 g per un adulto di 70kg… non va bene.
  3. morbidezza e flessibilità: la scarpa deve assecondare il movimento del piede, deve essere un po’ come non averla, altrimenti la muscolatura del piede non lavora e genera problemi.

Wildling le scarpe di chi ama andare scalzo

bambini-scarpe

La cosa più interessante di questo brand tedesco, è la storia di come nasce.

Anna e Ran, mamma tedesca e papà israeliano, hanno i loro 3 figli in Israele, un Paese caldo, dove i bambini crescono liberi e sempre scalzi. Quando rientrano in Germania e arriva l’inverno, andare scalzi non è più possibile, fa un gran freddo, piove, nevica.

Si mettono alla ricerca di scarpe adatte, ma anche tra le scarpe più costose e prestigiose, nulla soddisfa i bambini.

Come terapeuta sportivo, allenatore e corridore a piedi nudi, Ran è ossessionato dal movimento naturale e dalla biomeccanica. Anna ama la sfida. Così insieme, con l’aiuto di designer di scarpe e modellisti sviluppano una scarpa con un concetto completamente nuovo di vestibilità, materiali e suola.

Contrariamente alla tradizionale produzione di scarpe che si basa sull'assunto che il piede abbia bisogno di sostegno, Anne e Ran partono dal presupposto che il piede sia nato sano e abbia solo bisogno di un'opportunità di sviluppo naturale.

Nascono le scarpe Wildling, scarpe che devono influenzare il piede il meno possibile ed essere come una seconda pelle che protegge il piede da lesioni e agenti atmosferici, ma senza interferire con lo sviluppo autonomo del piede o le sue funzioni.

Le scarpe Wilding, nascendo in Germania e da persone che hanno così a cuore il rispetto del movimento e della libertà del bambino, non possono non portarsi dietro anche una filosofia forte di etica. Quindi materiali, manifattura, l’intero processo produttivo sono ispirati a forti principi etici: utilizzano materiali di cui possono tracciare l’origine e che si armonizzano con gli ideali di rispetto della natura e sostenibilità, come la lana biologica proveniente da progetti di conservazione della natura attraverso il riciclo e riuso. Utilizzano produttori locali per i materiali e le scarpe sono realizzate in Europa (in Portogallo).

C’è anche una selezione di scarpe vegan, che utilizzano sostanze naturali come il cotone bio, la canapa, il lino, il bambù e il sughero da produzioni sostenibili.

La cosa sorprendente è la bellezza di queste scarpe, dalla foggia originale, moderna e colorata. Nelle taglie per bambino, poi, invece delle semplice stringhe, ci sono dei lacci elastici con un sistema di chiusura semplicissimo e molto veloce da usare, l'ideale. 

Wildling scarpe shop
Se siete mai stati a contatto con la cultura giapponese, forse la suola vi ricorderà le scarpe degli operai giapponesi, che si arrampicano sulle impalcature di bambù.

bambini scarpe wilding

Per noi le ha provate Giada Lien, 10 anni, lei è quella che ogni tanto mentre camminiamo per strada mi dice “Mamma devo fare una ruota!!”, quando sono arrivate le Wildling e le ha indossate l'esclamazione è stata "Sono le scarpe per me!", di tutti i colori belli proposti, lei, bambina dall'animo rock, ha scelto la tonalità grigia... ovviamente il collaudo è stato arrampicarsi sull'albero del giardino.

wildling scarpe

 Solo a vederle queste scarpe gridano comodità... ma la cosa importante è l'impatto positivo che hanno sullo sviluppo del piede e la salute del corpo. Ovviamente sono disponibili anche per gli adulti e arrivano fino al numero 46.

Come acquistare le scarpe Wildling e assicurarsi di avere il numero giusto.

Le scarpe Wildling sono acquistabili solo on line o nelle fiere a cui l’azienda partecipa. In Italia saranno presenti a “Fa’ la cosa giusta” a marzo 2019.

fit kit wildling

Per acquistarle on line c’è un utilissimo FitKit per scoprire il numero adatto, basta inserire il numero che acquistereste, stampare il foglio con la sagoma e misurare se il piede sta nelle forme secondo le istruzioni. Posso garantire che funziona perfettamente.

 

di Barbara Siliquini

in collaborazione con 

 WILDLING logo

 

Crediti:

le immagini sono di GenitoriChannel, Wildling, Sarah Pabst e Glores Sandri (@_sarahpabst_ e @glores su Instagram)
alcuni degli abiti nelle immagini di yellowpelota, Petit Cochon e Cannella (@yellowpelota e @petit.cochon.berlin su Instagram)

Barbara Siliquini

Da single impenitente, affamata di vita, girovaga del mondo, donna in carriera, sono diventata una mamma allattona, spesso alternativa e innamorata del grande universo della nascita dolce, dell'alto contatto, della vita consapevole. Così è nato GenitoriChannel, per condividere con tutti: i dubbi nell'essere genitori, le scoperte, l'idea del rispetto come primo valore della genitorialità, i trucchi per vivere il quotidiano con leggerezza e con consapevolezza.